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la cugina che non ti aspetti - la telefonata -


di Heisenberg07
17.03.2017    |    1.347    |    2 9.6
"Lei continuava a parlare al marito..."
Mi avvicinai dolcemente lo puntai sul culo e mi lascia scopare da lei, sentivo che gemeva ma non urlava, si stava godendo quel momento tutto per lei, la lascia venire sopra di me mi scostai e lei mi fini con un fantastico pompino.

Esausti ed appagati andammo a fare una doccia, la giornata seguente la potevamo passare tranquillamente insieme, il marito di Carla era in riunione fuori città e non sarebbe tornato prima di un paio di giorni.

Passammo la mattinata a letto, come due fidanzatini, era tanto che ne io ne lei avevamo qualcuno che si prendesse cura di noi. Il marito di Carla la trascurava ed io erano ormai un paio di anni che non avevo storie stabili.
Sembrava tutto perfetto, la mattina era assolata la temperatura era giusta, avevamo avuto una fantastica scopata complice e proibita, ero accanto ad una bellissima donna nuda quando, ad un certo punto, squilla il telefono, era Renato, il marito di Carla.In un primo momento mi si gelò il sangue, ma poi pensai che non potevo aver niente da temere perchè anche se lei gli avesse detto che ero li in casa... ero sempre il cugino!
Cominciarono a parlare, qualche domanda di rito, come stai, come è l'albergo, il tempo, il programma dei giorni successivi insomma una di quelle telefonate brevi ed inutili, finchè Carla gli disse: "sai che mi manchi..." io non sapevo cosa pensare ero deluso, tutto quello che si era creato si stava sgretolando. "ho voglia di te" disse al marito al telefono ma guardandomi fisso negli occhi, mi prese la mano e la avvicinò a sè.
"vorrei che mi accarezzassi come sai fare tu" e mi porto la mano sulla fica," vorrei avere le tue dita dentro, vorrei che mi baciassi, vorrei che mi leccassi tutta, che mi scopassi", avevo capito il suo gioco e mi eccitava tantissimo, le accarezzai dolcemente l'interno coscia sfiorando le labbra della sua fica, le diedi un leggero e silensioso bacio sulla bocca e le sussurrai "comandami, di a lui cosa vuoi che ti faccia" dette queste parole il cazzo mi diventò di marmo. Lei continuava a parlare al marito."vorrei sentire la tua lingua delicata sul mio collo, vorrei che mi baciassi delicatamente", io obbidivo senza prendere iniziative, lei sorrideva alle parole del marito, e io eseguivo i suoi ordini. La baciai delicatemente sul collo, il suo profumo era inebriante, le sfiorai le labbra con la lingua, e lei ricabiò delicatamente ed in silenzio.
Continuava a parlare al marito. "ora vorrei che scendessi, che leccassi i miei capezzoli, succhiali mordimeli aaaah, si cosi bravo, sembra che sei qua con me" ed io ancora obbidiente, leccavo, mordevo, succhiavo, "scendi ancora, leccami la fica, la senti che è gia tutta bagnata, lecca e delicatamente metti le dita" ero un automa, non ero piu in possesso delle mie facolta, facevo tutto quello che mia cugina diceva, al marito.Proseguivo a leccare la fica di Carla, il clitoride si era ingrossato e io lo leccavo e lo succhiavo, lei gemeva e accompagnava i miei movimenti.
".... si certo ce l'ho ancora, è qui nel cassetto, aspetta lo prendo" in silenzio mi fece capire che le aveva chiesto di prendere il dildo che aveva nel suo cassetto, aspettavo di sapere quello che lui le avrebbe fatto, quello che io avrei dovuto fare.
Mi prese il cazzo in mano e lo portò alla sua bocca, leccava delicatemente la cappella, lui le ordinava di farlo, dei baci delicati e con la lingua la avvolgeva, non lo aveva ancora preso tutto in bocca, Renato non glielo aveva ancora permesso, restare in silenzio era difficile perche lei era brava, mi guardava negli occhi, uno sguardo profondo, complice, quegli occhi marroni amplificava al massimo tutte le senzazioni che stavo provando.
Continuò per qualche minuto,aveva una maestria totale sapeva quando fermarsi, quando rallentare, quando affondare, aveva un tempismo perfetto, "posso ora", chiese al marito all'altro capo del telefono, mi fece cenno di stare in assoluto silenzio e mise il vivavoce, ora potevo sentire tutto quello che lui chiedeva. "ora vorrei che mi leccassi tutta l'asta, mettilo in bocca tutto" le disse Renato convinto che facesse tutto quello che chiedeva ad un freddo pezzo di plastica, Carla obbedi come stava facendo da ormai piu di mezz'ora, aveva liberato le mani quindi poteva usarle per accarezzarmi e toccarmi, con una stringeva il mio cazzo e lo idirizzava da una parte all'altra della sua bocca , con l'altra mi massaggiava le palle faceva su e giu con la testa alternava leccate dalla base alla cappella a succhiate imponenti, si poteva sentire il marito che ansimava e si segava, dall'altra parte del telefono, sto per venire disse Renato, metti il dildo dentro alla tua fica, Carla mi diede una spinta ero sdraiato con il cazzo completamente in tiro, mi faceva quasi male, inziò a cavalcarmi, lentamente, le massaggiavo i senti lei si moricchiava le labbra, era totalmente presa dalla situazione, dal mio corpo e forse nella sua mente anche quello del marito, d'altro canto il rapporto a tre era una delle fantasie che mi aveva rivelanto la sera prima.
"dimmi quello che stai facendo" le chiese Renato al telefono, ora era mia cugina a comandare, poteva fare quello che voleva lei.
"sono in ginocchio sul letto, ti sto cavalcando, e tu mi stringi le tette, mi abbasso per fartele mordere" ora era lei a dire a me quello che dovevo fare, lo stava raccontando al marito che la immaginava sola a casa.
"ora mi sfilo il dildo mi giro e ti do le spalle, mi rimetto sopra di te e tu con il pollice inizi a massaggiarmi il buchetto....e delicatamente me lo infili nel culetto",mi passò il giocattolo e io lo infilai nel culo di mia cugina, di nuovo una doppia penetrazione per lei, per un secondo mi passò per la mente che volevo il suo culo tutto per me ma ormai non ce la facevo quasi piu lei era bollente, i suoi umori mi colavano sulle palle, nell'aria si respirava sesso. Io stavo per venire, e anche lei, che aveva aumentato il ritmo delle sue cavalcate con la mano aveva preso a sgrillettarsi, sentivo le contrazione della sua fica sul mio cazzo gemeva e ansimava, stava avendo un orgasmo pazzesco, forse anche piu di uno ."Amore sto per venire, vorrei venirti in faccia come non mi hai mai fatto fare..." la voce era rotta dall'eccitazione. Carla si scostò da me riprese il telefono "va bene te lo prendo in bocca, ingoio tutto..." mi prese il cazzo in bocca e ricomincò a leccare e succhiare, questa volta per pochissimo tempo un fiotto di sborra coprì la sua faccia, leccò le sue labbra per pulire quello che era rimasto su di esse, il resto era sparso su tutto il viso, era una scena bellissima, non pensavo che avrei mai visto il volto di mia cugina sporco della mia stessa sborra. "amore mi hai fatto venire come non mai" disse al marito guardandomi negli occhi, "anche tu disse lui" si salutarono dolcemente e attaccarono il telefono. Ero esausto, avevo ancora il cazzo duro. Ci guardammo intensamente negli occhi e sbottammo a ridere. Mi diede un bacio con la bocca ancora sporca del mio stesso frutto.

"Magari la prossima volta potrebbe una terza persona ci potrebbe essere realmente ... " mi disse dirigendosi verso la doccia

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